Salvo poche eccezioni, i nostri membri si rendono conto di avere attinto a un’insospettata risorsa interiore che tendono poi a identificare con la propria concezione di un Potere più grande di loro.
ALCOLISTI ANONIMI, pag. 392
Fin dai miei primi giorni in A.A., quando stavo ancora lottando per la sobrietà, in queste parole dei nostri fondatori ho ritrovato la speranza. Ho spesso riflettuto sulla frase “si rendono conto di aver attinto a un’insospettata risorsa interiore”. Come posso, mi chiedevo, trovare il Potere in me stesso, dal momento che sono così impotente? Con il tempo, come i fondatori avevano previsto, quel Potere è arrivato anche per me: ho sempre avuto la scelta fra il bene e il male, fra altruismo ed egoismo, fra serenità e paura. Quel Potere più grande di me è un dono innato che ho riconosciuto solo quando ho raggiunto la sobrietà giorno per giorno, attraverso il vivere i Dodici Passi di A.A.