Il pensiero di darsi al bere non gli è mai venuto in mente, salvo in alcuni momenti di tentazione, ma in quei momenti una forte reazione si è sprigionata dalla sua persona. Pareva che non avrebbe potuto bere, anche se lo avesse voluto. Dio gli aveva restituito la ragione.
ALCOLISTI ANONIMI, pag. 55
La parola “Dio” mi ha impaurito, quando l’ho vista per la prima volta associata ai Dodici Passi di A.A. Dopo aver provato con tutti i mezzi di smettere di bere, avevo capito che mi era impossibile resistere a lungo a quel desiderio. Inoltre, come potevo credere in un “Dio” che mi aveva lasciato sprofondare nella terribile disperazione in cui ero immerso, che bevessi o meno?La risposta è consistita nell’ammettere, una volta per tutte, che la possibilità che io conoscessi un Potere più grande di me stesso capace di assicurarmi la sobrietà, dipendeva solo dalla mia volontà di “giungere a credere”. Con l’ammettere finalmente di essere solo uno fra i tanti e col mettere in pratica quella fede che non possedevo, seguendo l’esempio del mio sponsor e di altri A.A., alla mia vita è stato restituito un significato, un senso, uno scopo.