Ovviamente, l’incertezza di chi smarrisce la fede porta a una profonda confusione. Egli crede di aver perduto il conforto di qualsiasi convinzione. Non può raggiungere neanche in minima parte la certezza del credente, dell’ agnostico e dell’ateo. È il più disorientato di tutti.
DODICI PASSI E DODICI TRADIZIONI, pag. 36
Il concetto di Dio è stato quello contro cui più ho lottato nei primi anni di sobrietà. Le immagini che mi giungevano evocate dal passato erano cariche di paura, rifiuto e condanna. Poi ho ascoltato che immagine del Potere Superiore si era fatta il mio amico Ed: da piccolo gli era stato permesso di tenere una cucciolata, a patto che si assumesse la responsabilità di averne cura. Ogni mattino trovava gli inevitabili “prodotti” dei cuccioli sul pavimento della cucina. Ed mi ha detto che, nonostante la frustrazione, non riusciva ad arrabbiarsi perché “è quella la natura dei cuccioli”; era inoltre convinto che Dio considerava i nostri difetti e le nostre manchevolezze con simile calore e comprensione. Ho spesso trovato sollievo alla mia confusione nel tranquillizzante concetto che Ed ha di Dio.