Abbiamo ammesso davanti a Dio, a noi stessi e a un altro essere umano l’esatta natura dei nostri torti.
DODICI PASSI E DODICI TRADIZIONI, pag. 77
Mi accorgo che tenendo a distanza le persone mi tengo lontano anche da Dio, dal momento che Dio viene a me tramite il mio prossimo. Dio mi è più vicino di quanto pensi, e posso farne esperienza amando gli altri e lasciando che loro amino me, ma non posso né amare né essere amato se permetto ai miei segreti di sbarrarmi il passo.Chi mi governa è quella parte di me che rifiuto di guardare. Devo essere disposto a esplorare i miei lati più oscuri per guarire nella mente e nel cuore, perché quella è la strada per la libertà. Devo addentrarmi nelle tenebre per trovare la luce e nella paura per trovare la pace.Con il rivelare i miei segreti – e dunque sbarazzandomi dei sensi colpa – posso trasformare davvero il mio modo di pensare e, modificando i miei pensieri, posso cambiare me stesso. I miei pensieri creano il mio futuro. Quello che sarò domani è determinato da ciò che penso oggi.