La domanda successiva che potremmo porci è: cosa intendiamo quando diciamo col dire che abbiamo “fatto del male” agli altri? In sostanza, che specie di “male” fa una persona a un’altra? Per definire in modo pratico il concetto “far del male”, potremmo che esso è il risultato di istinti che si scontrano causandoalle persone danno fisico, mentale, emotivo e spirituale.
Dodici Passi e Dodici Tradizioni, pag. 116
Ero stato alle riunioni che riguardavano l’Ottavo Passo, pensando sempre: “In realtànon ho fatto del male a tanta gente, ma soprattutto a me stesso”; poi venne il momento in cui compilai la mio elenco e non era così corto come pensavo. O mi piacevi, o non mi piacevi, o avevo bisogno di qualcosa da te – era tutto qui. Le persone non avevano fattociò che volevo da loro, e le relazioni intime erano ingestibili per le richieste irragio-nevoli dei miei partner. E i “peccati di omissione”? A causa del bere ero “scomparso’ nonspedivo mai cartoline, non richiamavo chi mi aveva cercato, non ero disponibile nei con-fronti degli altri e non prendevo parte alle loro vite. Come è stato bello riconsiderare queste relazioni, fare il mio inventario in pace, solo con Dio come io posso concepirLo, e andare avanti giorno dopo giorno con la buona volontà di essere onesto e sincero nei rapporti con gli altri.