Abbiamo preso la decisione di affidare le nostra volontà e le nostre vite alla cura di Dio come noi potemmo concepirLo.
DODICI PASSI E DODICI TRADIZIONI, pag. 45
Non è questione di quanto vogliamo provarci: in che modo, esattamente, possiamo affidare la nostra volontà e vita alle cure di quel Dio che crediamo esistere? Nel cercare una soluzione a questo problema, mi sono reso conto della saggezza con la quale è stato scritto: esso fa di questo un Passo diviso in due parti.In molte occasioni, durante il mio precedente modo di vivere, sarei potuto morire o perlomeno rimanere gravemente ferito, ma non è mai successo. Qualcuno o qualcosa mi proteggeva. Ho scelto di credere che la mia vita fosse sempre stata affidata alla cura di Dio. Solo Lui ha il controllo sul numero di giorni che ancora mi restano da vivere prima della morte fisica.La questione della volontà (la mia o quella di Dio) costituisce per me la parte più difficile del Passo. Solo quando sono passato attraverso abbastanza sofferenze emotive, dopo svariati tentativi falliti di ristabilirmi, mi sono volontariamente arreso al volere di Dio nei confronti della mia vita. La resa è come la quiete dopo la tempesta.Quando la mia volontà coincide con quello che Dio vuole per me, sono finalmente in pace.