…perché senza un qualche grado di umiltà nessun alcolista potrà mai rimanere sobrio… Senza umiltà non riescono a vivere per uno scopo veramente utile o, nelle avversità, a poter contare su una fede che riesca a far fronte a qualunque situazione critica.
Dodici Passi e Dodici Tradizioni, pag. 99
Perché recalcitro nel sentire la parola umiltà? Non mi sto umiliando di fronte ad altre persone, ma di fronte a Dio, come io posso concepirlo. Umiltà significa mostrare un sottomesso rispetto, e con l’essere umile mi rendo conto di non essere il centro dell’universo. Ai tempi in cui bevevo, ero roso dall’orgoglio e dall’egocentrismo. Sentivo che il mondo intero girava intorno a me, che ero padrone del mio destino. L’umiltà mi permette di dipendere dall’aiuto di Dio per superare le avversità e correggere i miei difetti, in modo da poter crescere spiritualmente. Devo risolvere i problemi più difficili per migliorare le mie capacità e, quando imbatto negli ostacoli della vita, devo imparare a superarli con l’aiuto di Dio. La quotidiana comunione con Lui dimostra la mia umiltà e mi consente di capire che un’Entità più grande di me è disposta ad aiutarmi, se la smetto di provare a interpretare io il ruolo di Dio.