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“Chiesi se una tale organizzazione si aspettava che un uomo di 79 anni, che per tutta la vita aveva bevuto, smettesse di bere di punto in bianco, rispose che se lo aveva fatto lui, avrei potuto farlo anch’io.”

“Ora frequento A.A. Noto appena se le persone sono in maggioranza nere o bianche, o suddivise in altro modo. Sono semplicemente degli A.A. Secondo me l’importante è mescolarsi.”

“Mi viene spesso il sospetto che l’orgoglio distrugga molti alcolisti nella stessa misura dell’alcool. Domandare aiuto? Che idea! Venne tuttavia il giorno in cui il mio orgoglio fu completamente a terra, (ma provvisoriamente), ed io chiesi aiuto.”

“Non ho mai avuto alcun tipo di ricovero ospedaliero. Il bere non mi è mai costato il lavoro, né la moglie.Com’era che accadeva che non riuscissi a smettere quando volevo, mentre avevo sempre detto che potevo farlo?“

“Le gratificazioni della sobrietà sono abbondanti e progressive, tanto quanto il male che esse contrastano. Forse la più notevole di queste gratificazioni è stata la liberazione dalla spaventosa prigione del mio sentirmi unico.”

“Mi tornò in mente un consiglio per gli attori, ‘Recita come se’. Cominciai cosi, ad agire come se volessi imparare da ognuno e da tutti gli alcolisti di A.A. Da allora il ‘come se’ [..] è diventato reale. In A.A. non debbo recitare. So di essere una delle tante donne che si recuperano dall’alcolismo.”

“Un altro mito è che il costume del bere sociale e pesante non sia mai esistito tra gli ebrei e perciò a essi manchi quel “tocco in più” che trasforma il bevitore sociale in alcolista”

Sono un’alcolista. Ho 27 anni. Sono una donna. Sono omosessuale.Sono sobria da 17 mesi, in quella meravigliosa Associazione che è A.A. Grazie ad A.A. ho trovato la via di una vita piena e felice.”